Il meraviglioso mondo di Tasha Tudor

Tasha Tudor è nota in tutto il mondo non solo per essere stata un’illustratrice e scrittrice di racconti per bambini, ma anche per lo stile di vita adottato che l’ha resa un’icona per quanti, rigettando il progresso e la modernità, scelgono o sognano di vivere un’esistenza all’insegna della sobrietà e in armonia con i ritmi della natura. Tasha ha, infatti, vissuto la sua vita in cottage isolati e immersi nel verde, privi di acqua e luce (all’illuminazione ci pensavano le candele che lei stessa realizzava). Passava il suo tempo preparando marmellate con i frutti del suo giardino, ricamando, lavorando all’arcolaio e prendendosi cura degli animali, delle piante e dei fiori di cui amava circondarsi; scriveva e illustrava libri, intrecciava cesti, realizzava bambole e coperte in patchwork; cuoceva il cibo su una stufa a legna, mungeva le capre e raccoglieva le uova delle galline che vivevano libere nel suo giardino; cuciva i suoi abiti, organizzava deliziosi Tea Parties insieme alle persone che amava e si divertiva a inscenare spettacoli di marionette per i suoi figli e nipoti.

Tasha Tudor nacque il 28 agosto del 1915 a Boston, nel Massachusetts, da William Starling Burgess, famoso architetto navale, e dalla sua seconda moglie Rosamond Tudor, ritrattista. Il padre era un ammiratore del personaggio di Natasha, protagonista del romanzo Guerra e pace di Tolstoj, perciò scelse di dare quel nome alla figlia, poi abbreviato in Tasha. Tudor invece era, come si è visto, il cognome della madre che fu poi adottato legalmente da Tasha. I genitori impartirono alla figlia un’educazione anticonformista e votata al Bello che fu a sua volta influenzata dalla tata Maria D. Burnett, detta Dady, dalla quale la bambina imparò le faccende domestiche. Durante l’adolescenza, Tasha frequentò un collegio ma, da buon spirito libero qual era, di quell’esperienza odiò ogni secondo.

Nel 1938, Tasha Tudor sposò Thomas McCready a Redding, nel Connecticut. La coppia visse in un’antica fattoria a Webster, nel New Hampshire. Dalla loro unione nacquero quattro figli. I due divorziarono nel 1961. In seguito, Tasha sposò Allan John Woods, ma anche questo secondo matrimonio fallì. Nel 1971, Tasha si trasferì nel Vermont dove acquistò un appezzamento di terreno appartato e boscoso in cima a una collina. Qui fece costruire un cottage con accanto un fienile e varie strutture per la protezione e il confort dei suoi uccelli e animali. Lo ribattezzò Corgi Cottage in onore dei suoi amatissimi cani di razza Corgi che le fecero compagnia fino alla fine dei suoi giorni. Tasha trascorse il resto della sua vita in questo luogo da lei reso incantevole.

Nel 1938, Tasha Tudor pubblicò il suo primo racconto per bambini da lei stessa illustrato: Pumpkin Moonshine. Da quel momento illustrò circa un centinaio di libri per l’infanzia, compresi i testi di altri autori come Piccole donne, Il vento nei salici, Il giardino segreto, La piccola principessa. Traendo ispirazione dal suo stile di vita, Tasha realizzò illustrazioni delicate ritraenti famiglie, bambini, animali, natura. Acquerelli e disegni a matita raffiguranti scene di una quotidianità d’altri tempi fatta di tenerezza e semplicità, di tempo che scorre lento ma che è impiegato bene, di sapori genuini e profumi antichi. I suoi libri ancora oggi vanno a ruba e molte delle sue illustrazioni sono riprodotte su cartoline di auguri. La sua arte emana dolcezza, calore, serenità e trasmette quell’amore per le piccole cose che sembra essersi perduto nel frastuono del mondo moderno, divorato dalla superficialità nella sua folle corsa verso il nulla.

Tasha Tudor morì il 18 giugno 2008 a Malboro, nel Vermont: si spense serenamente, senza rimpianti (nonostante i due matrimoni falliti alle spalle), con la consapevolezza di aver vissuto così come aveva sempre sognato di vivere e di aver saputo godere appieno di tutto il buono e l’autentico che l’universo ha da offrire. Una donna emancipata e anticonformista che è riuscita a essere autonoma e indipendente senza rinunciare alla propria femminilità, un’artista che con grazia estrema ha apportato un piccolo grande contributo alla Bellezza del mondo, un esempio da seguire per coloro i quali desiderano ritrovare l’essenza tornando a rispettare i cicli di Madre Terra e imparando a gioire delle piccole cose.

Concludo questo articolo con alcuni suoi pensieri di Tasha Tudor che ci aiutano a conoscere meglio la sua personalità e la sua visione della vita:

«Mi piace fare lavori domestici, stirare, lavare, cucinare, lavare i piatti. Ogni volta che ricevo uno di quei questionari in cui si chiede: qual è la tua professione? Ho sempre scritto: casalinga. È una professione ammirevole, perché scusarsi? Non sei stupida perché sei una casalinga. Quando sei intenta a mescolare la marmellata, puoi anche leggere Shakespeare.»

«Non capisco le donne che vogliono vestirsi come gli uomini. Non comprendono quanto siano fortunate nell’essere nate donne?  Perché perdere la nostra femminilità che è una degli aspetti più affascinanti del nostro essere? Mi piacciono molto gli uomini, penso siano creature meravigliose. Li adoro, ma non vorrei mai somigliare a uno di loro.»

«Quando le donne hanno accorciato le loro gonne, hanno commesso un grave errore. Le cose a metà, appena intraviste, sono molte più misteriose e deliziose.»

«Al giorno d’oggi, le persone sono così trafelate. Se prendessero un po’ di camomilla e trascorressero più tempo dondolandosi seduti sotto il portico e ascoltando nelle serate il canto del tordo eremita che scorre fluido, potrebbero godersi di più la vita»

«Penso di aver svolto un buon lavoro nella mia vita, ma non ho alcun messaggio da dare a nessuno, né una filosofia. Se proprio devo lanciare un messaggio può essere ben espresso attraverso le parole di Henri David Thoreau: “Se uno avanza fiducioso in direzione dei suoi sogni, e si sforza di vivere la propria vita come l’ha immaginata, incontrerà un successo inatteso in situazioni normali.” Questo è il mio credo e ritengo sia assolutamente vero. Ed è questa la storia della mia vita.»

Valeria Auricchio

7 Risposte a “Il meraviglioso mondo di Tasha Tudor”

  1. Una donna fantastica, ha realizzato il suo sogno, ha lavorato ma il suo lavoro era corrispondente al suo sogno. una donna da cui prendere esempio

  2. che donna! ha preso il nome della madre, immagino non prendesse i nomi dei mariti, peccato non abbia avuto almeno una figlia, che esempio, che ispirazione

    1. Ciao! In realtà, come ho anche scritto qui nell’articolo, ha avuto quattro figli tra cui, se non erro, due femmine 😉

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